Anche se non hai un posto di lavoro stabile, puoi comunque richiedere delle piccole (sottolineiamo piccole) somme di denaro, a patto che, però, tu offra delle piccolissime garanzie.

Un argomento che toccherà molti cittadini italiani, considerando che tra il 17 maggio e la pubblicazione del Decreto Rilancio c’è stato un boom di licenziamenti, a causa di un vuoto normativo. Come fare quindi?

All’inizio abbiamo parlato di poter offrire le giuste garanzie e, a prima lettura, potresti pensare che sia impossibile darle se, magari, non lavori. Vero, ma il lavoro non è l’unica fonte di guadagno e di reddito per una persona. Ci sono anche alcune situazioni dove puoi avere una rendita fissa mensile. Una tra tutte? Il pagamento del fitto da parte di un inquilino.

Esemplifichiamo il tutto in modo che tu possa comprendere: se tu hai ereditato una seconda casa e hai deciso di metterla in affitto, riceverai ogni mese il classico mensile da parte della persona che c’è dentro e che, fondamentalmente, vi abita. A questo punto, tu puoi dimostrare di avere comunque una sorta di piccolo ‘salario’ che ti permette di poter mantenerti e di sostenere la rata. Ovviamente, così come per lo stipendio classico da lavoratore, più alto è il fitto e più hai probabilità di saldarlo prima con una rata un po’ più grande del solito.

In genere, c’è da dire che i prestiti personali a importo ridotto sono molto veloci dal punto di vista burocratico. C’è, infatti, una sorta di circolo vizioso/virtuoso a seconda del momento in cui più alto è l’importo da concedere e più sono tante le procedure burocratiche da mettere in atto. Ergo, più bassa è la cifra e più veloce sarà la risposta.

Hai sicuramente bisogno di guide dettagliate che spiegano passo passo come ottenere ogni tipologia di prestito, soprattutto quelli più difficili da ottenere come: prestiti senza busta paga o prestiti per protestati. In questi due casi, bisogna far davvero aguzzare l’ingegno e conoscere tutto il mondo legato ai prestiti perché bisogna tutto ciò che si ha a proprio vantaggio.

Nel primo caso, infatti, è necessario, se si è un libero professionista, presentare un bilancio fortemente in attivo e un utile niente male. Se sei semplicemente una persona che, invece, ha perso il lavoro, puoi comunque richiederlo avendo questi due requisiti: un conto corrente in attivo e un TFR di buon livello.

Avere un conto corrente stabile, senza che non sia mai andato in rosso, ti permette di presentarti alla banca come una persona affidabile, a maggior ragione se, ad esempio, il conto corrente è aperto in quella stessa banca a cui stai chiedendo il prestito. Per quanto riguarda, invece, il TFR quella potrebbe essere la garanzia per far sì che tu possa trovarti di fronte a una risposta positiva. Praticamente, se non saldi il prestito…hai perso il TFR.

Per i protestati, invece, c’è un discorso a parte da fare. Qui ci sono soltanto tre possibilità: la prima è che tu esca da quella lista. Come? Facendone richiesta saldando quanto devi. O, se c’è un errore, chiederne i motivi e cancellando anche lo storico.

La seconda è quella di offrire un garante che ci metta la ‘faccia’ per te. Il garante è, in termini molto chiari, quella persona che salderà il debito e su cui la banca si rivarrà se non riuscirai a saldare quanto dovuto. 

La terza opzione è, infine, quella di ipotecare qualcosa di prezioso. Qui la situazione è molto semplice: non riesci a saldare la data? La banca si prenderà un oggetto prezioso almeno quanto la cifra che avresti dovuto dare. Ovviamente, se sei un protestato la banca ‘esagererà’ con la richiesta e potrebbe succedere che, nel momento in cui chiedi 1000 euro, vuole come ipoteca un prodotto da 1500.

Al di là del caso specifico, però, come hai potuto vedere, chiedere un piccolo prestito online senza busta paga non è impossibile. Certo, non è semplice, ma se sai come far leva su ciò che potrebbe ‘far gola’ alla banca, riuscirai a ottenere quanto vuoi. Ma sappi che, in un modo o nell’altro, la banca non regalerà soldi e quindi se ti dà un prestito è perché è sicura che lo restituirai.