Sì, vero. Ci sono alcune persone che sono davvero di coccio da questo punto di vista. Quale? Quella di affidarsi all’online nelle loro strategie di vendita e di acquisizione dei clienti. Nonostante la pandemia abbia dato un’accelerata a tutto ciò, nonostante l’aumento dei prezzi, c’è ancora chi si ostina a non fare web marketing.

Un errore che si rischia di pagare a carissimo prezzo considerando che, piaccia o no, questo è il presente e il futuro. Ecco alcuni minuti.

I risultati sono misurabili in tempo reale

Facendo un confronto con, ad esempio, il volantinaggio, la differenza è evidente. Affidandosi al web marketing, i risultati sono leggibili in tempo reale. Utilizzando alcuni strumenti presenti in questo sito, ad esempio, si può vedere l’andamento del proprio sito sui motori di ricerca.

Si può, infatti, vedere in tempo reale qual è l’andamento della parola chiave su cui si è puntato anche durante l’attività SEO (cioè, appunto, l’ottimizzazione del sito per posizionarlo al meglio secondo le keyword che interessano il proprio business). Facendo volantinaggio, invece, si deve andare a senso e per idea. Questo presuppone due fondamenti sbagliati: il primo è che, ovviamente, l’analisi non sarà precisa perché si può andare per un range di idea – ho distribuito 1000 volantini e dovrei avere 100 clienti – e, poi, si parte dal presupposto di una idea. 

Che, per carità, è la nostra idea, ma può essere anche sbagliata (ad esempio, che il volantino lo legge solo quella specifica fetta di persona). E quando si parte da una idea sbagliata poi tutto crolla. Un po’ come costruire una casa su delle fondamenta non stabili.

Si può correggere in corsa la strategia

Può capitare, soprattutto in un periodo di forte stress e di tanto lavoro, che si sbagli un congiuntivo, la sintassi di un testo, si faccia un errore di battitura. Ebbene, se il volantino è già andato in stampa, non si può fare niente. O si butta tutto il lavoro e si rimanda in stampa il volantino corretto – con un ulteriore aggravio di spesa – oppure si decide di distribuire quel volantino con gli errori trovati. Non esiste il piano C.

Lavorando sul web marketing, invece, ciò è possibile. Mettiamo che si abbia un sito web e si è sbagliato il nome del brand (sembra strano ma è un errore che può capitare). Una volta che ci si è accorti dell’errore, è possibile correre tranquillamente, in maniera gratuita e in corsa, il nome. Da quel momento in poi, gli utenti vedranno il nome corretto.

Certo, su chi lo aveva già visto prima non si può fare niente. Non si può correggere in maniera retroattiva. Però, rispetto alla pubblicità cartacea, è tutto grasso che cola.

Il bacino di utenza tende a crescere sempre di più

Va bene, soprattutto in Italia, non sempre si ha un rapporto con il web sfavillante. Ci sono grosse sacche di persone che, ancora oggi, faticano ad avere dimestichezza con internet. Però bisogna seguire la tendenza e non solo il risultato finale: il bacino di utenti che è sul web cresce ogni giorno di più e, anzi, tende ad aumentare. Perché, praticamente, ogni bambino che nasce, ogni bambino che diventa adolescente, ogni adolescente che diventa adulto, diventa un potenziale consumatore.

Perché il mondo è cambiato e tutto si fa tramite lo smartphone. Con la carta che, via via, finirà con il comprendere una fetta così esigua di mercato che, a un certo punto, non ne varrà nemmeno la pena investire in tal senso. E quel momento si avvicina ogni giorno di più, senza aspettare i ritardatari.