Ormai con il boom del noleggio a lungo termine, il mercato di acquisto delle auto sta via via crollando. Perché, a conti fatti, conviene, in molti casi, scegliere di fittare una macchina piuttosto che acquistarla.
Un aspetto, però, molto interessante tra le due differenze di modalità per poter guidare un veicolo riguarda la differenza dei documenti da mostrare. In questo caso, approfondiremo la tematica sul lato nel noleggio.
Prima di entrare nel fondo della questione, è importante capire che ci sono delle forti differenze se a chiedere il noleggio è un libero professionista, il proprietario di un’azienda o un dipendente. Scopriamole insieme.
Quali documenti deve presentare un’azienda
La burocrazia spesso può essere un freno ma ci sono alcuni siti come quello di Finrent che, oltre a mostrare delle offerte eccezionali, ti accompagna passo passo nella consegna di tutto ciò che serve per poter noleggiare un veicolo.
I documenti non sono tantissimi ma, spesso, possono essere molto difficili da reperire. Il più importante è sicuramente il Modello Unico della società con a supporto una Visura Camerale che abbia un aggiornamento al massimo di circa 150 giorni. Qualora non dovessi riuscire a reperirla, potrebbe bastare l’attribuzione della partita IVA.
Al netto di questo, gli altri documenti sono facilmente ottenibili e, tra questi, figurano il modulo di privacy regolarmente firmato dal rappresentante (ovviamente dovrà esserci anche la data e il timbro dell’azienda). In ultimo, ma qui non dovresti avere alcun tipo di problema, è necessario portare con sé un regolare documento di riconoscimento, da scannerizzare e firmare.
Quali documenti deve presentare un privato
Per i privati, invece, la situazione è un po’ più complicata, forse anche perché è molto difficile che un privato voglia noleggiare un’auto, essendo soprattutto un’opportunità dedicata alle imprese o ai freelance che, tra le altre cose, possono perfino scaricare una buona parte delle spese sostenute.
In ogni caso, se sei un dipendente e vuoi noleggiare un veicolo, innanzitutto dovrai munirti di un CUD aggiornato – al fine di poter fare l’assicurazione – e compilare, con firma e data (ovviamente senza timbro), un modulo per la privacy. Immancabile per tutti, e quindi anche per i dipendenti, una fotocopia di un documento di identità regolarmente valido.
Non è tutto. Per prevenire possibili frodi, infatti, dovrai portare con te le ultime due buste paga che hai avuto. Se, ad esempio, noleggio l’auto il 5 aprile, dovrai portare le buste paga di marzo e febbraio. Inoltre, a ciò, per avere un minimo di garanzia sui pagamenti regolare, va aggiunta anche una bolletta di acqua, luce, gas o telefono che hai pagato.
Pensi che sia troppo? Bene, non è ancora finita. Se sei un pensionato dovrai presentare il modello unico. Attenzione, però: in alcuni casi, soprattutto se lavori nel privato, dovrai attestare che tu sia stato assunto da un tempo mediamente lungo. Le compagnie più inflessibili partono da 12 mesi, quelli più malleabili si ‘accontentano’ di 180 giorni.
Quali documenti deve presentare un libero professionista
I liberi professionisti, che in Italia non se la cavano proprio benissimo, sono quelli che meno avranno a che fare con la burocrazia. Infatti, basta presentare il Modello Unico, al fine di dimostrare quanto guadagnano, il modulo per la privacy, con data, timbro e firma del freelance.
Ovviamente, così come per gli altri due casi, immancabile una fotocopia della carta di identità aggiornata e valida nonché, infine, l’attribuzione della partita IVA.
Anche il libero professionista, in ogni caso, così come l’azienda, ha la possibilità di detrarre alcuni costi derivanti dall’auto a noleggio. Ed è anche per questo che, alla lunga, questa formula conviene.